...il solo sapere che un buon libro sta aspettando alla fine di una lunga giornata rende quella giornata più felice...

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lunedì 7 giugno 2010

Q-U-I-N-T-O R-A-C-C-O-N-T-O!!

Finalmente ecco arrivato il quarto racconto riveduto e corretto!!!Dopo un po' di peripezie per riuscire a far ripartire il blog(chissà come non riconosceva più la pw booooh) e dopo un mese decisamente stressante dal punto di vista di verifiche e interrogazioni ecco a voi.....

"INFRINGED HEAVEN"

scritto da: Marta Iselle
riveduto e corretto da: Giulia Vigolo
supporto, informazioni tecniche e consigli: Elia Bonetto




Una giornata come le altre: scuola, compiti e studio. Tutta la città spense la luce. Tutti, tranne i ragazzi della Pool Street. Le sorelle Ginny e Nikki, come gli altri sei membri del gruppo si dirigevano verso la Macchia.
La Macchia era il loro posto di ritrovo. Ogni sera i ragazzi si ritrovavano alla Macchia, ma non per bere o fumare di nascosto. Il loro modo migliore per divertirsi era con skate, roller e musica a manetta. Macchia è il nome che diedero tempo prima ai sotterranei di Manhattan. Nessuno oltre a loro conosceva quel magnifico luogo. Si trovava cinquanta metri sotto la metropolitana e grazie al rumore delle rotaie nessuno poteva udirli. Le due ragazze, armate di pattini arrivarono al posto, dove anche gli altri le stavano aspettando. Erano sempre stati amici, sin dai tempi dell’asilo, quando già iniziavano a farsi i loro progetti. La macchia ne è il risultato. Era frutto di due interi anni di lavoro segreto di otto ragazzini: Ginny, Nikky, Rick, Alan, Selene, Lorenz, Davis e Tommy.
Passavano per la stretta scala a chiocciola di metallo per recarsi nei sotterranei. Li, l’enorme pista di pattinaggio delle ragazze faceva da contorno all’area da skate, dove invece stavano i maschi. Con la musica a tutto volume rimbalzavano tutta la notte su quelle piste. Il loro mondo era incompreso dagli adulti, che vedevano solo la scuola, lo studio e i bei voti. Quel mondo finì una notte di ottobre, quando ci fu un tradimento. Era il compleanno di Davis, il più grande del gruppo che quel giorno compiva diciotto anni. Dopo aver festeggiato con il suo gruppo tutta la notte, tornando a casa fu sopraffatto da un uomo, che gli cambiò la vita....continua qui

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